Fin dalla Seconda Guerra Mondiale, gli agenti specialisti della comunità di intelligence hanno monitorato informazioni open-source come trasmissioni radiofoniche, giornali e le fluttuazioni di mercato. Oggi, dato il numero e la varietà di fonti di dati facilmente accessibili, quasi tutti possono partecipare alla raccolta di open source intelligence.
Alcune delle fonti pubbliche da cui i ricercatori OSINT raccolgono i dati includono:
Motori di ricerca internet come Google, DuckDuckGo, Yahoo, Bing e Yandex.
Mezzi di informazione cartacei e online, come giornali, riviste e siti di notizie.
Account social su piattaforme come Facebook, X, Instagram e LinkedIn.
Forum online, blog e Internet Relay Chats (IRC).
Il dark web, un'area crittografata di internet non indicizzata dai motori di ricerca.
Elenchi online di numeri di telefono, indirizzi e-mail e indirizzi fisici.
Registri pubblici di nascite, decessi, atti giudiziari e documenti aziendali.
Documenti governativi come trascrizioni delle riunioni, bilanci, discorsi e comunicati stampa emessi dai governi locali, statali e federali/nazionali.
Ricerche accademiche, inclusi documenti, tesi e riviste.
Dati tecnici quali indirizzi IP, API, porte aperte e metadati delle pagine web.
Tuttavia, prima di iniziare la raccolta dei dati dalle fonti OSINT, è bene stabilire un obiettivo chiaro. Ad esempio, i professionisti della sicurezza che utilizzano OSINT devono determinare innanzitutto quali informazioni vogliono scoprire e quali dati pubblici produrranno i risultati desiderati.
Una volta raccolte, le informazioni pubbliche devono essere elaborate per filtrare i dati non necessari o ridondanti. I team di sicurezza possono quindi analizzare i dati perfezionati e creare un report di intelligence fruibile.