Esistono due tipi di informazioni digitali: dati di input e dati di output. I dati di input sono quelli forniti dagli utenti, mentre i dati di output sono i dati derivanti dai computer. La CPU di un computer, tuttavia, non è in grado di eseguire calcoli o produrre dati di output senza un input da parte dell'utente.
Gli utenti possono immettere i dati di input direttamente in un computer. Tuttavia, ci si è resi conto già all'inizio dell'era dei computer che immettere continuamente dati in modo manuale era proibitivo in termini di tempo ed energie. Una soluzione a breve termine è la memoria del computer, nota anche come RAM (Random Access Memory). Le sue capacità di storage e di conservazione in memoria erano però limitate. La ROM (Read-Only Memory) è, come suggerisce il nome, una memoria in cui i dati possono essere solo letti ma non necessariamente modificati e serve a controllare le funzionalità di base di un computer.
Sebbene siano stati compiuti progressi nella memoria dei computer con la DRAM (Dynamic RAM) e la SDRAM (Synchronous DRAM), sussistono ancora dei limiti in termini di costi, spazio e conservazione in memoria. Quando un computer si spegne, anche la capacità della RAM di conservare i dati viene meno. Qual è quindi la soluzione? Lo storage dei dati.
Con uno spazio di storage dei dati, gli utenti possono salvare i dati su un dispositivo e, in caso di spegnimento del computer, i dati vengono conservati. Invece di immettere manualmente i dati in un computer, gli utenti possono indicare al computer di estrarre i dati dai dispositivi di storage. I computer possono leggere i dati di input da varie fonti, a seconda delle esigenze, e possono poi creare e salvare l'output nelle stesse sorgenti o in altre strutture di storage. Gli utenti possono anche condividere lo storage dei dati con altre persone.
Al giorno d'oggi le organizzazioni e gli utenti hanno bisogno dello storage dei dati per soddisfare le attuali esigenze computazionali di alto livello, come ad esempio per progetti di big data, l'intelligenza artificiale (IA), l'apprendimento automatico (ML) e l'Internet of Things (IoT). L'altro aspetto dell'esigenza di archiviare enormi quantità di dati è rappresentato dalla protezione da perdite di dati dovute a emergenze, errori o frodi. Per evitare perdite di dati, le organizzazioni possono quindi impiegare lo storage dei dati anche come soluzione di backup.
Come funziona lo storage dei dati
In parole semplici, i computer, o terminali, moderni si collegano ai dispositivi di storage direttamente o tramite una rete. Gli utenti indicano ai computer di accedere ai dati da tali dispositivi di storage e di archiviarvi i dati. Tuttavia, esistono fondamentalmente due basi per lo storage dei dati: il formato assunto dai dati e i dispositivi su cui i dati vengono registrati e archiviati.